Non vedevo l’ora di inaugurare questa rubrica. Non nascondo che mi sarebbe piaciuto farlo con le pagelle di Sanremo, ma ci arriveremo.

Oggi apriamo con la Giornata Mondiale delle Zone Umide e delle Foreste!

Un 2 febbraio che sta seriamente minando la mia top 10 delle giornate preferite, ma che se la vedrà brutta con la Giornata delle torte, la quale, se te lo stai chiedendo (e io lo so che lo stai facendo), cade il 23 gennaio.
Ma non perdiamo la bussola e diamo il via alle buone notizie per gli amanti della permanente ai capelli:

dal 1700 ad oggi le aree umide hanno subito un degrado del 90%. Dal 1970 hanno ridotto la loro estensione del 35%, nonostante nel 1971 sia stata firmata la Convenzione di Ramsar per preservarle.

L’umanità che non riesce a rispettare gli impegni, non lo trovi assurdo?

Se pensavi che le foreste fossero in pericolo, sappi che le zone umide spariscono 3 volte più velocemente. Maledette lobby dei capelli perfetti!



Ma cosa sono queste zone umide?

Altro non sono che paludi, acquitrini, torbiere e specchi d’acqua naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, incluse quelle fasce marine costiere la cui profondità, in condizioni di bassa marea, non superi i 6 metri.



E perché sono così importanti?

I motivi ti stupiranno:

  1. sono i più efficaci serbatoi di carbonio, pensa che ne immagazzinano il doppio rispetto a quello di tutte le foreste;
  2. limitano le emissioni di gas serra;
  3. contengono le piogge in eccesso, fungendo da argini naturali contro le inondazioni, riducendo la scarsità d’acqua ed alleviando la siccità;
  4. accolgono e conservano una ricchissima biodiversità, sia vegetale che animale;
  5. sono una risorsa di acqua e cibo, sia per l’ecosistema che per la nostra agricoltura;
  6. sono fondamentali per la mitigazione dei cambiamenti climatici.



2 Febbraio 2022 – Le attività!

Lo slogan di quest’anno è valorizza, gestisci, restaura, ama le zone umide e per l’occasione sono diverse le iniziative promosse e per tutte le età:

Legambiente ha organizzato escursioni, convegni, volontariato e birdwatching, ti lascio il link qui.

WWF propone passeggiate, visite, workshop fotografici e tanto altro in molte delle sue Oasi, delle quali trovi il link qui.

Se sei amante di corse e camminate, l’atleta australiana Mina Guli ha ideato la prima #WorldWestlandsLand, una corsa di quattro giorni a livello mondiale, a cui potete prendere parte sulla sua pagina web.


Non dimenticare mai che la consapevolezza viene prima di tutto dall’informazione e che anche l’informazione, o formazione, può essere piacevole.

Insieme possiamo mobilitare l’umanità per preservare il nostro pianeta.

FRANCESCA TAGLIAVINI

Fonti

eHabitat – Giornata Mondiale delle Zone Umide, quasi il 90% è stato degradato

WWF – Il 2 febbraio è il World Westlands Day

Legambiente – Giornata Mondiale delle Zone Umide

Ronnovabili.it – Giornata mondiale delle zone umide, l’Italia scopre le sue buone pratiche

Global Wetland Outlook

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